La fondazione dell’Intergruppo Melanoma Italiano, avvenuta nel 1998, prese corpo a partire da un’esigenza legata ad una ipotesi, in quel periodo fantasiosa, di poter curare il Melanoma con I’immunoterapia.
Nella seconda metà degli anni ’90, infatti, si poteva già intravedere dai dati preclinici la possibilità che il nostro sistema immunitario fosse in grado di riconoscere e, quindi, di combattere le cellule tumorali, soprattutto nelle forme a forte caratterizzazione immunogena, come il Melanoma.
In quegli anni il Melanoma era contrastato solo con la diagnosi precoce e nella sua fase avanzata era praticamente privo di trattamenti efficaci. La chemioterapia mostrava segni di risposta solo in casi sporadici, ma l’introduzione dell’uso di citochine “immunizzanti”, quali Interferon-alfa e Interleuchina-2, sembrava in grado di potenziarne l’efficacia terapeutica.
Sin dalla sua costituzione IMI ha costantemente promosso le attività di ricerca, che potessero riguardare tutti gli aspetti dei tumori della pelle anche in fase avanzata, dall’epidemiologia alla diagnosi precoce e terapie fino all’educazione primaria.
Vi era la necessità di creare un punto incontro fra coloro che, operanti in settori diversi (multidisciplinarietà), sono impegnati nella ricerca e nel trattamento del Melanoma.
Primo presidente di IMI è stato Ruggero Ridolfi (1994-2004), che ha dato impulso ad un gruppo unito, dando spessore scientifico all’Associazione. A seguire Paolo Ascierto (2005-2007) che ha apportato contatti politicamente rilevanti, una visibilità internazionale e raggiunto il grande pubblico nazionale grazie anche a “Metti Il melanoma in fuori gioco” nei campi di calcio di serie A e B in collaborazione con la Lega Calcio. Un’iniziativa che ha portato avanti anche Alessandro Testori durante la sua presidenza (2008-2010). Ha anche promosso iniziative di raccolta fondi e avviato collaborazioni con le altre associazioni mediche del settore, corsi di formazione e congressi annuali, portando l’Associazione a produrre risultati con studi sempre di più elevata valenza scientifica.
Sotto la guida di Carlo R. Rossi (2011-2013) sono state prese o portate a termine iniziative scientifiche, sia con la collaborazione con altri Gruppi istituzionali che autonomamente, da parte di singoli gruppi IMI o nell’ambito delle diverse aree specialistiche dell’Associazione. Tra queste spicca il progetto META (Melanoma Task Force) sulla gestione del Melanoma in Italia. Prende anche il via il primo progetto che valuta l’incidenza di alcuni geni regolatori (BRAF, cKIT, CyclinD1) nei pazienti con melanoma multiplo, sulla biopsia del linfonodo sentinella e la linfoadenectomia.
Grazie a Paola Queirolo (2014-2016), inizia la partnership con il Ministero della Pubblica Istruzione, promuovendo la Campagna ‘Il Sole per Amico’ con l’obiettivo di sensibilizzare i bambini e le famiglie sui corretti stili di vita nell’esposizione ai raggi UV e contrastare con la prevenzione primaria il melanoma e gli altri tumori della pelle. Vengono, inoltre, promossi confronti educazionali a carattere regionale destinati ai pazienti con melanoma che hanno l’obiettivo di favorire l’incontro tra i pazienti e gli specialisti di riferimento. Viene inoltre organizzato il primo Convegno IMI Giovani.
Con Giuseppe Palmieri (2017-2019) si è puntato alla Certificazione di qualità europea delle analisi mutazionali in pazienti con melanoma secondo gli schemi di valutazione della qualità esterna (External Quality Assessment; EQA) forniti dall’European Molecular Genetics Quality Network (EMQN) e nasce la piattaforma IMI Second Opinion sulla diagnosi anatomo-patologica (revisione di preparati istopatologici) di tumori spitzoidi atipici e proliferazioni melanocitarie ambigue di difficile interpretazione, con accesso ad un servizio di consulenza specialistica qualificata. In contemporanea nasce la teleconsulenza genetica, per offrire una consulenza centralizzata volta alla identificazione dei casi familiari di melanoma sull'intero territorio nazionale e viene avviato il progetto Link Me, per ridurre le differenze di percorso nella diagnosi e nel trattamento dei pazienti con melanoma in Italia.
Nel 2019 nasce anche IMI Giovani, coordinatrice Stefania Stucci, che riunisce tutti i soci con meno di 40 anni.
Durante il mandato di Ignazio Stanganelli (2020-2022) l’Italia è travolta dalla pandemia COVID – 19. Tutta l’attività dell’Associazione, inclusi master e congressi, si sposta sulla rete digitale. Si sviluppano le innovative piattaforme multidimensionali “MelaMEd (Melanoma Multimedia Education)” per la formazione del medico e “Il Sole per amico for Young” per l’ampliamento del progetto di prevenzione nelle scuole. Si implementa la rivista ufficiale Dermatology Reports, online e indexed, grazie all’invito dell’Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiana. Tra le ricerche più importanti il progetto epidemiologico del melanoma in Italia, su base di popolazione (AIRTUM), con risultati storici: una riduzione di incidenza del melanoma nella popolazione < 35 anni (periodo 1994-2013), associato ad un calo della mortalità nelle forme ad alto rischio grazie alle terapie oncologiche innovative (periodo 2003-2017).
Attualmente, il Presidente è Mario Mandalà (2023-2025).