Nel caso in cui lo specialista abbia evidenziato una lesione sospetta o maligna viene effettuata la biopsia escissionale.
La biopsia escissionale viene generalmente eseguita in anestesia locale con un margine di 2 mm. Essa permette in ogni caso l’asportazione completa della neoformazione e la corretta esecuzione dell’esame istologico.
Se il melanoma asportato è in situ si esegue un ampliamento chirurgico a distanza di 5 mm dal margine della cicatrice.
In presenza di melanoma invasivo di spessore di Breslow inferiore a 2 mm si esegue un ampliamento chirurgico a distanza di 1 cm dal margine della cicatrice.
Invece il melanoma con uno spessore di Breslow superiore a 2 mm necessita di una più ampia exeresi a distanza di 2 cm dal margine della cicatrice. In entrambi i casi l’exeresi deve raggiungere il piano della fascia muscolare sottostante.
- Cos'è il linfonodo sentinella?
È il linfonodo che per primo drena dalla sede del melanoma.
Una tecnica di recente applicazione serve ad individuarlo tramite una sonda che durante l'intervento consente di localizzare una sostanza tracciante (albumina colloidale marcata con il tecnezio) preventivamente iniettata nella sede del melanoma, e che da qui si diffonda selettivamente al linfonodo sentinella.
Questa tecnica va usata solo in casi selezionati di melanoma ed ancor meno quando viene attuata una diagnosi precoce.